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Sant’Ambrogio. Più di un Santo Patrono.

Tra poco è la festa del patrono di Milano: vediamo qualche curiosità legata a lui, al suo legame con la città, a questo giorno e alla Basilica di Sant'Ambrogio.

Si avvicina la festa di Sant'Ambrogio, che a Milano è molto sentita. In più, il giorno dopo è l'Immacolata, in cui non si lavora. Pertanto, noi milanesi abbiamo due giorni di vacanza (più eventuali ponti).

Adesso vediamo alcune curiosità legate alla festa di Sant'Ambrogio o proprio a lui (tra realtà e leggenda). Visto che è la sua festa, parleremo solo delle cose belle. Parliamo anche della basilica che porta il suo nome.

ONOMASTICA

1) Il legame tra Milano e il proprio santo patrono è così forte che ambrosiano è sinonimo di milanese (la Caritas ambrosiana, la Chiesa ambrosiana, il rito ambrosiano). Siamo quasi certi che non avvenga in nessun altra parte del mondo ma se ci sbagliamo ditecelo.

2) Sant'Ambrogio si festeggia il 7 dicembre perché è il giorno in cui la popolazione lo nominò per acclamazione vescovo di Milano. La leggenda vuole che sia stato un bambino a proporlo. Tra l"altro, in quel momento Ambrogio era un laico.

3) Adesso, è molto raro che una coppia chiami un figlio Ambrogio. Fino a qualche decennio fa non era così. E quando una persona si chiama Ambrogio quasi sicuramente è di Milano. Ma ci sono delle eccezioni: l'esempio più noto è dato da Ambrogio Sparagna, il fisarmonicista. Infatti, è di Formia, in provincia di Latina.

4) Una canzone dei Gufi s'intitola “Se chiamava Ambroeus”.

5) La fermata della metropolitana di Sant'Ambrogio si trova sulla verde. Quella successiva è Sant'Agostino. Agostino e Ambrogio si conobbero personalmente e il nostro patrono esercitò un'influenza molto forte sull'altro.

6) Il nome Ambrogio ha chiaramente una connessione con ambrosia. Ce l'ha anche con l'eloquenza. L'ambrosia è il nettare degli dei. Andrea Marcolongo spiega che la parola ambrosia deriva dal greco brotos, mortale, più alfa privativa, un prefisso che nega.

7) In un monologo celeberrimo, Gino Bramieri fa un parallelo tra Milano e Roma. Ricorda che Sant'Ambrogio era romano. In realtà, nacque a Treviri, in Germania. Questa città è stata capitale dell'Impero Romano d'Occidente. Nello stesso sketch Bramieri dice: Roma al contrario si legge amor. Mentre Milano al contrario si legge onalim, che sembra il nome di un medicinale.

SANT'AMBROGIO E LE LEGGENDE DI MILANO 

8) Il 21 febbraio 1339 ebbe luogo la Battaglia di Parabiago che vide contrapposti l'esercito di Luchino e Azzone Visconti e quello di Lodrisio Visconti, che voleva spodestare i cugini. Insomma, una lotta intestina alla casata della Vipera. Si narra che le truppe lealiste stessero soccombendo quando avvenne un miracolo. Qualcuno di loro vide Sant'Ambrogio sopra le nuvole e lo prese come un segno positivo. Questo diede coraggio ai soldati di Luchino e Azzone e li aiutò a vincere. Diverse opere d'arte hanno come soggetto l'apparizione. Ricordiamo quella che si trova al Castello Sforzesco e quella che si trova nella Certosa di Pavia.
Probabilmente, Vione, che secondo la tradizione avrebbe dato il nome al quartiere Morivione, era un ufficiale dell'esercito di Lodrisio. Dopo la sconfitta, seminò il terrore per qualche tempo. Quando le guardie viscontee lo uccisero, la popolazione festeggiò e qualcuno scrisse "Qui morì Vione". Morivione confina con il Vigentino, in cui c'è la chiesa della Parrocchia di Fatima. Fu consacrata da un altro grande della Chiesa Milanese: Montini (per chi non lo sapesse, poi è diventato Papa e si è imposto il nome di Paolo VI). In questa zona, nel 2009, è stato ucciso un taxista perché aveva investito un cane che aveva attraversato la strada all'improvviso. È sceso per prestargli soccorso ed è stato ammazzato di botte.

EVENTI E PREMI 

9) Il 7 dicembre si assegnano gli Ambrogini d'oro alle persone e alle associazioni che durante l'anno si sono distinte nel fare il bene della città. Li assegna una commissione del Comune di Milano e il Sindaco ha potere di veto. La prima edizione risale al 1925. Di solito, la cerimonia si tiene al Teatro Dal Verme. I vincitori possono ricevere o un attestato di benemerenza civica o una moneta. In questo secondo caso, è il ricordo di una moneta medievale su cui era incisa l'effigie del santo.

10) Ambrogino d'oro era anche il nome di una rassegna canora per bambini. La prima edizione si tenne nel 1964. Nel 1984 la manifestazione è stata interrotta. Poi, ancora dal 2006 al 2011. Nel 1968 vi ha preso parte Stefano Bellisari (cioè Elio).

11) Nei giorni di Sant'Ambrogio c'è anche la Fiera degli "O bej o bej". L'espressione significa "che belli, che belli". Fino all'inizio degli Anni Dieci di questo secolo si teneva nella zona intorno alla Basilica di Sant'Ambrogio. Poi, l'hanno spostata vicino al Castello Sforzesco. Il primo documento in cui se ne parla risale al 1288. Da qualche anno esiste anche l'Alter Bej. Si svolge sul Cavalcavia Bussa, che collega l'Isola con il lato opposto della Stazione Garibaldi.  

UNA DELLE COSE PIÙ BELLE DI MILANO: LA BASILICA DI SANT'AMBROGIO 

12) Davanti alla Basilica di Sant'Ambrogio c'è una colonna in cui, secondo la leggenda, ci sono i segni delle corna del Maligno, che ebbe la peggio in uno scontro  con il futuro patrono di Milano.

13) L'atrio antistante la chiesa è stato voluto da Ansperto, arcivescovo di Milano nel IX secolo. Secondo Pietro Verri, la rinascita di Milano ebbe inizio con lui. Infatti, nel 538 la città era stata distrutta dai Goti di Uraja e di Vitige perché i milanesi avevano chiamato i Bizantini dopo 30 anni di dominio gotico. Parte della popolazione, soprattutto le donne, era stata data ai Burgundi, alleati dei Goti. Ne erano seguiti secoli di oblio e di declino. Pietro Verri, sempre nello stesso libro (Storia di Milano) parla del rito ambrosiano, che ha delle differenze rispetto a quello romano ed è tuttora in vigore, e dice che Carlo Magno avrebbe voluto abolirlo. 

14) Fu proprio Ambrogio a volere la costruzione della chiesa. Quando morì, vi fu sepolto. Naturalmente, le sue spoglie si trovano ancora lì.

15) San Satiro, al quale è dedicata la chiesa in cui c'è un capolavoro di prospettiva fatto da Bramante (un altro dei gioielli di Milano) era fratello di Sant'Ambrogio.