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Lo stadio di San Siro lo conoscete bene?

Lo stadio di San Siro è uno dei luoghi più significativi di Milano perché è legato alla storia (trionfale) del Milan e dell'Inter. Soprattutto in ambito internazionale. Infatti, è Torino la città con il maggior numero di scudetti: 43 contro i 38 di Milano. Invece, per quanto concerne le vittorie in Europa e nel mondo non c'è storia. Anche per questo San Siro è stato soprannominato la Scala del calcio. 

UN PO’ DI STORIA E DI CURIOSITÀ (E QUALCHE EMOZIONE)

Vediamo qualche informazione che lo riguarda.

  • Anno di inaugurazione: 1926. È stato Piero Pirelli, l’allora presidente del Milan, a volerne la costruzione. Volle uno stadio come quelli inglesi, pensato solo per il calcio. Senza la pista d'atletica. In effetti, una volta sono stato all'Olimpico di Roma e ho constatato la differenza.

  • La partita d'inaugurazione si è giocata il 19 settembre 1926. Un derby. 6-3 per l'Inter. Invece, la prima partita di campionato è stata Milan-Sampierdarenese. 2-1 per gli ospiti. La Sampierdarenese era una  società genovese. Dalla sua fusione con l'Andrea Doria è nata la Sampdoria.

  • Nel 1934 (1935 secondo altre fonti) l'impianto è stato acquistato dal Comune di Milano, che ne è ancora il proprietario.

  • Fino al 1947 a San Siro si disputavano solo le partite casalinghe del Milan. Poi si è trasferita anche l'Inter.

  • Prima del 1926, i rossoneri giocavano sul Campo di Viale Lombardia, che sorgeva nell'area che adesso è compresa tra viale Campania (ex viale Lombardia), via Sismondi, via Zanella e via Ostiglia. Wikipedia scrive: “Del campo ad oggi rimangono lo châlet (usato per il tennis) al fianco dell'ingresso (con spogliatoi e uffici), ed un piccolo tratto di muro lungo via Ostiglia. Su un muro interno al fianco dello chalet (angolo nord ovest) è ancora oggi visibile un logo in ceramica con lo stemma del Milan Football Club (denominazione societaria di allora), sotto al quale era posta una targa (poi rimossa) con l'elenco dei soci rosso-neri caduti durante la Grande Guerra”. In seguito, quella sarebbe diventata la Milano di Jannacci e di Beppe Viola. Via Sismondi, in particolare. Inoltre, sarebbe interessante vedere com'è cambiata la toponomastica meneghina nel corso del tempo. 

  • Ma torniamo a San Siro. È stato realizzato in 13 mesi. I lavori sono iniziati il 1mo agosto 1925.

  • All'inizio c'erano solo quattro tribune indipendenti, senza gli angoli di raccordo. Questi ultimi sono stati costruiti nel 1935, per decisione del Comune di Milano.

  • Tra gli architetti che hanno lavorato al progetto c'è Ugo Stacchini, lo stesso della Stazione Centrale.

  • L'impianto di illuminazione risale al 1957.  Il tabellone luminoso al 1967.

  • Nel 1990 è stato fatto il terzo anello. E il secondo? I lavori sono iniziati nel '55.

  • Nel 1980 l'impianto è stato intitolato a Giuseppe Meazza, morto nel 1979. Ma quasi nessuno lo chiama così. Per chi non lo sapesse, lo stadio si chiama(va) San Siro perché sorge nel quartiere omonimo, che si trova nel Municipio 7, nella parte occidentale della città. 

  • San Siro è stato la sede di quattro finali di  Coppa dei Campioni/Champions League: 1965 (la prima in Italia), 1970, 2001 e 2016. Abbiamo accennato a quest'ultima nell'articolo sull'Expo. Anche a Roma se ne sono giocate 4. Segue Bari con 1, quella del 1991.. A queste si devono aggiungere le tre di Coppa Uefa (1991, 1994, 1997). Ma con una precisazione: è solo a partire dal 1998 che la finale si disputa in una sede prestabilita (in questo discorso inseriamo l'Europa League perché è l'erede della Coppa Uefa). Mentre prima le formula prevedeva una gara di andata e una gara di ritorno sui campi delle due finaliste. 

  • Qui hanno giocato anche molte partite di squadre nazionali (non solo dell'Italia). Ricordiamo una semifinale del Mondiale del 1934 (Italia-Austria 1-0), la partita inaugurale di Italia '90 (Argentina-Cameroon 0-1, l'Argentina era campione del mondo in carica) e la finale di Confederation Cup del 2021 tra la Francia e la Spagna.

  • Non possiamo non menzionare i derby di semifinale della Champions League del 2003 e quelli che si giocheranno dopdomani, 10 maggio 2023, e martedì prossimo, il 16 maggio.

  • Una volta non c'erano i seggiolini e si poteva vedere la partita dai parterre: solo un'inferriata verde separava gli spettatori dal campo. Vedere i giocatori da così vicino aumentava l'emozione e il coinvolgimento. 

  • Eh sì, perché San Siro, come tutti gli stadi, è anche e soprattutto emozioni. È una serie di ricordi e di speranze, di gioie e di delusioni. È un insieme di  colori, cori e coreografie; di fischi, silenzi e boati. Di striscioni, di sciarpe e di bandiere. Di attese e di tragitti lunghi. Di amicizie e di rivalità. Anche di morti e di violenza, purtroppo.

  • Ritorniamo ai seggiolini. I primi li hanno messi nella stagione 1986-87. Sono colorati. Ecco come sono distribuiti.

    • Verde-lato Nord, Qui vanno gli ultras dell'Inter

    • Arancione-lato est. Non c'è il terzo anello arancio.

    • Blu-lato sud. Qui vanno gli ultras del Milan.

    • Rosso lato ovest. Sul lato occidentale ci sono la tribuna vip, la sala stampa e le postazioni da cui trasmettono le telecronache le radiocronache.

  • La capienza è di poco meno di 76.000 spettatori. Una volta erano di più ma rimane il più grande d'Italia. In teoria, tutti a sedere. Ma se andate in curva...

  • Ricordiamo anche le partite del cuore.

  • Per motivi contingenti, ci hanno giocato, provvisoriamente, anche l'Atalanta e la Juventus.

SAN SIRO NON È SOLO CALCIO

  •  Vicino al Meazza c'è un complesso residenziale destinato all'edilizia popolare progettato da gente come Giò Ponti, Luigi Figini, Gigi Ghò e Gino Pollini. Si trova su quello che alcuni considerano il lato brutto di via Harar.

  • C'era anche il Palasport, di cui abbiamo parlato in un paragrafo dell'articolo precedente, che verte sul Vigorelli.

  • Non possiamo non ricordare i tanti concerti che si sono tenuti qui e quelli che si terranno.

  • In qualche occasione San Siro ha ospitato eventi sportivi non calcistici. I più famosi sono la gara di rugby tra Italia e Nuova Zelanda nel 2009 cui assistettero 81.000 persona e l'incontro pugilato tra Loi e Ortiz nel 1957 valevole per la conquista del titolo mondiale. Inoltre, l'inaugurazione delle Olimpiadi del 2026 si svolgerà qui.

  • E non possiamo dimenticare gli eventi religiosi. Ad esempio, ogni anno l'arcivescovo di Milano incontra i cresimandi proprio qui.

  • Un posto così significativo doveva per forza trovare spazio nell'arte. Anzi, in più di un'arte: cinema, letteratura, musica e chissà se in altre ancora. Per non fare un elenco (lo trovate su Wikipedia), citiamo solo un'opera, a titolo rappresentativo. Si tratta di Eravamo in centomila. Parla di uno che si innamora di una ragazza vedendola, durante il derby, da una parte all'altra dello stadio. Lo facciamo perché se guardate il video potete vedere com'era San Siro una volta.

  • La tagline del sito ufficiale (Sansirostadium.it) recita: lo stadio più titolato al mondo.

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