Biblioteca Ambrosiana, una storia lunga quattro secoli
1) La Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano è stata fondata il 7 settembre 1607 dal cardinale Federico Borromeo, che decise di creare un luogo di studio e di cultura. Infatti, sempre per una sua decisione, qui ci sono anche il Collegio dei Dottori (1604), una Pinacoteca (1618) e l’Accademia del Disegno (1620).
Inoltre, Federico Borromeo volle che vi fossero anche opere di autori non cristiani.
2) È stata inaugurata l’8 dicembre 1609.
3) Wikipedia la definisce un'istituzione ecclesiastica comprendente una biblioteca pubblica, una pinacoteca e un'accademia di studi situata all'interno del Palazzo dell'Ambrosiana.
Il palazzo dell'Ambrosiana è stato costruito nel XVII secolo. Ha subito delle modifiche nell'Ottocento e nel 1932. È in stile barocco. Si trova tra piazza San Sepolcro e Piazza Pio XI. La via che le congiunge si chiama proprio via dell’Ambrosiana.
Piazza San Sepolcro confina con via Cardinal Federico.
4) È stata una delle prime biblioteche a consentire l’accesso a chiunque sapesse leggere e scrivere. Tuttavia, l’Articolo 8 – Norma Disciplinare Unica del regolamento recita:
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana può sospendere o impedire il rinnovo della tessera di iscrizione a quelle persone che con il loro comportamento abbiano recato danno al materiale bibliografico o abbiano causato disturbo al normale funzionamento della Biblioteca stessa.
5) I numeri:
Più di un milione di stampati (tra cui temila incunaboli e diecimila cinquecentine);
Quasi quarantamila manoscritti dodicimila disegni (anche di artisti come Raffaello e Leonardo),
Ventiduemila incisioni e altre rarità (mappe antiche, manoscritti musicali, pergamene e papiri)
BIBLIOTECA AMBROSIANA, TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO
6) Nel capitolo XXII de I Promessi Sposi si può leggere
«...questa biblioteca ambrosiana che Federigo ideò con sì animosa lautezza ed eresse, con tanto dispendio, dai fondamenti.»
Nel 1623 Galileo Galilei in una lettera al cardinale Federico la definì «[...] l'eroica et immortal libreria».
7) Molte opere presenti al Louvre provengono da qui.
Wikipedia scrive:
Notevoli e di fattura raffinatissima furono le opere sottratte alla Biblioteca Ambrosiana e spedite in Francia durante le spoliazioni napoleoniche. Antonio Canova disponeva di una lista di opere d'arte spedite al Musee Napoleon dai funzionari napoleonici e provenienti dall'Ambrosiana.
Il Cardinal Borromeo era un ammiratore dell'arte fiamminga, e i maggiori danni vennero subiti proprio dalla collezione fiamminga.
[…] Numerose opere si persero durante il tragitto o non vennero mai rintracciate,
I napoleonici avevano una vera e propria brama di arricchire il Louvre delle opere di Leonardo.
Quando seppero che la Biblioteca custodiva la testa della Vergine di Leonardo, la prelevarono nel maggio 1796 e la spedirono in Francia, ma venne persa durante il tragitto.
8) La sala di lettura, detta Sala Federiciana, è stata progettata da Richini.
I lavori di restauro della Biblioteca dopo il bombardamento del 1943 sono stati diretti da Luigi Caccia Dominoni.
9) Nei sotterranei ci sono i resti della pavimentazione del Foro Romano di Milano. Foro che, infatti, si trovava dove adesso sorge piazza San Sepolcro. Uno degli ingressi del Palazzo dell’Ambrosiana dà proprio su Piazza San Sepolcro.
Si possono vedere anche alcuni gradini che davano accesso alle botteghe che si trovavano sotto i portici del foro e i resti di una canaletta in pietra di scarico delle acque meteoriche.
10) Vista la sua fama mondiale, la Biblioteca riceveva e riceve molte donazioni
Per esempio, è proprietaria della casa museo di Lodovico Pogliaghi, che si trova al termine del Viale delle cappelle del Sacro Monte di Varese. Lo è diventata proprio grazie al lascito testamentario di Lodovico Pogliaghi, che era un artista e che le ha lasciato anche tutte le sue collezioni archeologiche, artistiche e librarie.
Tra le opere presenti nella Biblioteca Ambrosiana, troviamo:
Il Virgilio Ambrosiano di Francesco Petrarca;
Numerosi Codici Atlantici di Leonardo da Vinci;
Ritratto di dama;
Giovanni Ambrogio De Predis. Probabilmente, raffigura la Duchessa Beatrice D’Este, moglie di Ludovico il Moro;
La Maddalena di Tiziano;
Scritti in
• Italiano;
• Latino;
• Greco classico (fino al 1453);
• Francese;
• Spagnolo;
• Provenzale (fino al 1500);
• Inglese;
• Arabo;
• Tedesco;
• Ebraico;
• Portoghese;
• Siriaco;
• Multilingua;
• Ethiopic;
• Cinese;
• Francese antico (842-1400 circa.);
• Persiano moderno;
• Francese medio (1400-1600 ca.)
• Turco
• Persiano antico (600-400 a.C. circa.) ;
• Irlandese;
• Ucraino;
• Aramaico;
• Birmano;
• Catalano;
• Slavo ecclesiastico;
• Copto;
• Ceco..
11) La fermata di Cordusio da qualche anno ha cambiato nome a adesso si chiama Cordusio-Biblioteca Ambrosiana.
Il sito ufficiale della Biblioteca.
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