Il panettone è MOTTA o ALEMAGNA?

Non è vero che Natale è uguale a panettone ma è vero che panettone è uguale a Natale. Che cosa intendo dire con questa frase che sembra sovvertire il principio d'identità? Semplicemente, che a Natale si mangiano anche altri dolci: pandoro, casette di pan di zenzero, panforte, torrone, struffoli, pandolce, tronchetto di Natale, red velvet, biscotti vari, gubana e altri ancora. Molti sono legati alle tradizioni locali. Tutti buonissimi, ma il panettone è il panettone. Al contrario, il panettone si mangia solo nel periodo di Natale, di Capodanno e dell'Epifania. Sì, ci sono posti in cui lo servono o lo vendono sempre (uno è vicino a piazza Argentina). Ma rimane un dolce di questa parte dell'anno. Allo stesso modo, la pastiera è un dolce pasquale anche se alcuni ristoranti o alcune panetterie lo fanno ogni giorno. A proposito di Pasqua, la colomba è ancora più circoscritta del panettone perché non ci sono deroghe. La colomba è un altro dolce milanese. Esistono più ipotesi sulle sue origini. Secondo una di queste, è nata da un'idea di Dario Villari, responsabile della pubblicità della Motta, che non voleva che i macchinari utilizzati per fare il panettone rimanessero fermi. Altre due hanno come protagonisti i longobardi (in una c'è un miracolo di San Colombano) e la quarta parla della Lega Lombarda, quella del 1176. La tradizione ammette che si mangi il panettone anche il 3 febbraio, giorno di San Biagio. Se ne deve mangiare un pezzettino, meglio se avanzato, per proteggersi dal mal di gola. Poi c'è la meneghina, che si fa con panettone, grand marnier e crema pasticcera.

CHE COSA PREFERITE?

Natale è anche il periodo dei dualismi: panettone o pandoro? Classici o con varianti? Industriali o artigianali? Albero o presepe? In quest'ultimo caso, non possiamo non citare il film di e con Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista, in cui il protagonista divide i popoli in popoli d'amore e popoli di libertà. I primi preferiscono il presepe e il bagno, i secondi l'albero e la doccia. I napoletani sono un popolo d'amore e i milanesi un popolo di libertà. Un'altra diatriba natalizia è: cena del 24 o pranzo del 25? La prima appartiene più alle usanze del centro-sud e il secondo a quelle del centro-nord. Il menù del 24 è a base di pesce (in Campania il piatto tipico è l'anguilla) e di fritti. Al Nord, si mangia più carne (soprattutto il cappone). La tradizione dell'Italia settentrionale prevede anche salumi, paté, insalata russa, ravioli o altri tipi di pasta ripiena, insalata capricciosa, giardiniera e frutta secca. Al Centro mangiano l'abbacchio.

NATALE: PANETTONE DELLA MOTTA O DELL'ALEMAGNA?

Per molto tempo ci fu anche una guerra commerciale tra l'Alemagna e la Motta. Iniziò negli anni 20 del secolo scorso. Oggi diremmo che all'inizio fu soprattutto una guerra di targetizzazione: l'Alemagna puntò sulle élite e sulla qualità, la Motta sulla produzione di massa. Inoltre, quest'ultima modificò il prodotto, rendendolo più alto e più soffice (la versione classica è bassa). Invece, l'Alemagna, sebbene fosse stata la prima a utilizzare macchinari meccanici, era poco più di un'impresa a conduzione familiare: aveva 8 operai. In più, la Motta mise sulle confezioni la M. M come Motta ma anche come Milano. Ma la M, nel periodo che va dal 1922 al 1943, era una lettera che riscuoteva un certo successo e anche questo giocò a suo favore. Nel 1943 lo stabilimento dell'Alemagna venne distrutto da un bombardamento. Nel 1945, questa azienda non era tra le prime dieci del settore dolciario. Poi, crebbe. Per anni Alemagna contro Motta fu una specie di derby. Un derby giocato a colpi di camion con su il logo aziendale che viaggiavano in tutta Italia e anche all'estero, aperture di negozi e di locali a Milano e anche altrove (pensiamo agli autogrill), cartelloni e spot pubblicitari. Inoltre, entrambe producevano anche altri prodotti, che aiutavano a rafforzare il brand dell'azienda. Poi, come avviene, seppur molto raramente, nel calcio, entrambe persero. Dopo una serie di passaggi di proprietà, sono diventate entrambe della Nestlè, che poi le ha cedute alla Bauli. All'apice della loro guerra, le due aziende andarono anche in tribunale: l'Alemagna accusò la Motta di concorrenza parassitaria. Cioè di copiarla. La sentenza della Corte di Cassazione del 17 aprile 1962 dice:

"Si ha concorrenza parassitaria là dove l'attività commerciale dell'imitatore di traduca in un cammino continuo e sistematico (anche se non integrale), essenziale e costante sulle orme altrui, perché l'imitazione di tutto o quasi tutto quello che fa il concorrente, l'adozione più o meno immediata di ogni sua nuova iniziativa, seppure non realizzi una confusione di attività e prodotti, è contrario alle regole che presiedono all'ordinato svolgimento della concorrenza. Tale comportamento, oltre a costituire un esoso sfruttamento dell'altrui iniziativa e organizzazione, […] è idoneo a danneggiare l'altrui azienda, a causa dei minori costi di produzione ai quali deve sottostare l'imitatore, che gli consentono di praticare, a parità di prodotto, prezzi inferiori a quelli del concorrente e di avviare verso la propria impresa una quantità di affari e di clienti che avrebbero potuto invece avviarsi verso l'imprenditore imitato". (Scoprite di più sulla sentenza cliccando qui)

I REGALI (LE FIGURE DOROFORE)

Infine, una domanda. Chi vi portava i regali di Natale? Adesso se ne occupa quasi esclusivamente Babbo Natale ma una volta c'era più differenziazione. Ad esempio, a me li portava Gesù Bambino, come ad altri miei coetanei del Nord Italia e dell'Europa centro-occidentale. Si dice che sia stato Lutero a inventare questa figura. Gesù Bambino sostituì San Nicola. Lutero lo fece perché voleva che i bambini continuassero a sognare, visto che la sua riforma protestante aveva abolito il culto dei santi. Comunque, il culto di San Nicola è ancora abbastanza vivo. Ad esempio, è molto sentito in Belgio. In realtà, dato che porta dolci e frutta, questo santo sembra più un collega della Befana. Si festeggia il 6 dicembre. Invece, nel Veneto e nella Lombardia orientale ai regali ci pensa Santa Lucia, il 13 dicembre. Santa Lucia è una santa della tradizione siciliana. C'è un'altra santa della tradizione siciliana che ha molto successo in Lombardia, in particolare nell'Alto Lario, ed è Santa Rosalia. Questa devozione è legata all'emigrazione che ci fu da queste terre verso la Sicilia dal XV al XVIII secolo.

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Nella chiesa di Sant'Eustorgio sono sepolti i Re Magi?

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