Il Teatro Lirico di Milano è il fratello minore della Scala
Ho un ricordo personale molto bello legato al Teatro Lirico di Milano: quella sera in cui assistetti a un concerto dei Madredeus e ascoltai dal vivo la voce straordinaria di Teresa Salgueiro.
Sempre a proposito di grandi cantanti portoghesi, Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, in occasione della riapertura dopo più di vent'anni (dicembre 2021) ha ricordato che lì nel 1978 si esibì Amalia Rodrigues.
Oltre alle due artisti lusitane, sul quel palco è salita gente come Mina, Virginia Raffaele, Ale e Franz, Pif, la PFM, Federico Buffa ed Elio. Quest'ultimo vi si è esibito nel suo concerto omaggio a Enzo Jannacci.
Naturalmente, i nomi sono tantissimi. Ricordo solo Gaber, al quale il teatro è stato intitolato nel 2021 (dato preso dal sito ufficiale, ma Wikipedia dice che lo hanno fatto nel 2003). Infatti, il nome ufficiale è Teatro Lirico Giorgio Gaber.
DAL 1904 AL 1944
Questa struttura è importante anche per quanto riguarda la prosa, l'operetta e la musica classica. Per esempio, la prima assoluta de Il Paese dei Campanelli è stata messa in scena proprio qui (23 novembre 1923). Come anche quella de La figlia di Iorio di Gabriele D'Annunzio.
Ma il Teatro Lirico di Milano appartiene anche alla storia della settimana arte: qui venne proiettata la prima del film Cabiria di Giovanni Pastrone (18 aprile 1914), secondo molti il primo kolossal della storia del cinema.
L’ultimo discorso di Mussolini
Tuttavia, l'evento più celebre legato a questo luogo non è uno spettacolo ma un discorso di Mussolini. Il 16 dicembre 1944 l’ex dittatore parlò per l’ultima volta in pubblico. Questo comizio è passato alla storia come il Discorso della riscossa.
LA CANNOBIANA
Tra l’altro, il Covo, cioè la prima sede de Il Popolo d’Italia, si trovava in via Paolo da Cannobio, che è vicinissima: tre minuti a piedi, dice Google Maps.
Inoltre, il primo nome del Lirico è stato proprio Teatro della Cannobiana (o La Cannobiana) perché lo hanno costruito nel luogo in cui c’erano le scuole cannobiane, fondate da Paolo da Cannobio.
Il primo restauro e il cambio di nome
Nel 1894 l'editore musicale Edoardo Sonzogno lo ribattezzò Teatro Lirico Internazionale e lo fece restaurare. Non solo: lo rilanciò. Infatti, per colpa della riduzione delle sovvenzioni comunali e statali, nel 1870 era iniziata una crisi.
Nel 1926 fu di nuovo di proprietà del Comune di Milano. Adesso è ancora suo, ma dal 2017 lo gestisce la multinazionale olandese Stage Entertainment.
Nel 1938 venne danneggiato da un incendio. Della ricostruzione se ne occupò l'architetto Cassi Ramelli.
LA NASCITA DEL TEATRO LIRICO DI MILANO
In un certo senso, il Teatro Lirico deve la propria esistenza proprio a un incendio, quello che il 25 febbraio 1776 distrusse il Teatro Regio Ducale. Quest’ultimo si trovava dentro Palazzo Reale e risaliva al 1717.
Allora, l'arciduca Ferdinando d’Asburgo, figlio di Maria Teresa d'Austria, ne approfittò per proporre la costruzione di due teatri collegati. Il progetto andò in porto: uno è questo e l’altro è La Scala.
Il Teatro Lirico e il Teatro alla Scala di Milano
La storia e le vicende delle due strutture spesso si sono incrociate.
Innanzitutto, l’architetto è lo stesso, il Piermarini.
In secondo luogo, entrambi vennero inaugurati ad agosto: il Teatro alla Scala il 3 agosto 1778 e La Cannobiana il 21 agosto 1779. In tutte e due le occasioni andò in scena un opera di Salieri.
Sempre ad agosto, il 5 agosto del 1776, iniziarono i lavori di demolizione della chiesa di Santa Maria alla Scala, distrutta per costruire il teatro più famoso del mondo.
Terzo, dal 1943 al 1945 al Lirico andò in scena la stagione della Scala perché quest’ultima era stata distrutta dai bombardamenti alleati. Quelli che nell’agosto del 1943 devastarono il teatro Manzoni di piazza San Fedele.
Per molto tempo furono gestiti insieme dagli impresari.
Entrambi sono rimasti chiusi per un po’ di tempo. La Scala dal 2002 al 2004 e il Lirico dal 1999 al 2021. I lavori di restauro del secondo sono iniziati nel 2016 e si sono conclusi il 21 ottobre 2021.
Ecco quello che dice il sito ufficiale.
Sabato 18 e domenica 19 dicembre 2021, sono state finalmente aperte le porte di un luogo-simbolo dello spettacolo milanese, dopo oltre vent’anni, con un Open Day‘ gratuito che ha dato la possibilità a tutti di visitare il rinnovato teatro milanese.
Ma perché nel XVIII secolo hanno costruito due teatri se prima ce n’era uno solo? L’arciduca ne volle fare uno nobile (La Scala) e uno popolare (La Canobiana). Siccome il secondo era meno capiente ma i proprietari dei palchi erano gli stessi di quelli della Scala, sorteggiarono quelli che vi dovettero rinunciare.
DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Invece, nel secondo dopoguerra, la storia del Teatro Lirico è collegata a quella del Piccolo di Paolo Grassi e di Giorgio Strehler: il Comune di Milano glielo diede in gestione nel 1960.
Inoltre, dal 1997 al 1999 ha ospitato le stagioni dell'orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
IL BOTTONUTO E IL PIERMARINI
Dicevamo del Piermarini. Dobbiamo a lui il salvataggio dell’unica cosa che è rimasta del quartiere (malfamato) in cui si trovava il Teatro Lirico di Milano, il Bottonuto, che venne demolito in seguito al piano regolatore che Cesare Albertini, padre dell’ex sindaco Gabriele, stilò nel 1934. Una delle cause di questo piano fu l’espansione della città avvenuta nel 1923.
Che cosa si è salvato? La colonna votiva dedicata a San Glicerio. La potete ammirare nei giardini di via Marina (MM1 Palestro). Naturalmente, il Piermarini l’aveva portata lì nel Settecento.
QUALCHE RISPOSTA
Qual è l’indirizzo esatto del Teatro Lirico?
Milano, Via Larga 14.
Qual è la fermata della metropolitana più vicina?
Missori (MM3).
Qual è la sua capienza?
1.400 posti a sedere e 700 in platea.
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