Lo sapevate che Elio Fiorucci…?
Elio Fiorucci nacque a Milano il 10 giugno del 1935.
QUALCHE CURIOSITÀ SU ELIO FIORUCCI
È stato un imprenditore e uno stilista e ha fondato la casa di moda che porta il suo nome.
I primi capi con il marchio Fiorucci risalgono al 1970. Li compravano anche nel resto d'Europa, in Giappone, negli Stati Uniti e in Sud America.
Iniziò presto a occuparsi di moda. Infatti,, siccome non aveva molta voglia di lavorare, a 17 anni andò a lavorare con il padre. La sua famiglia vendeva pantofole e scarpe da uomo.
Nel 1965 andò a Londra. Questa città febbrile, i negozi frequentati dai ragazzi e zone come Carnaby Street e King's Road lo affascinarono e lo influenzarono. Infatti, quando, nel 1967, aprì il suo primo negozio, volle ricreare quell'atmosfera.
Questo negozio si trovava a Milano, in Galleria Passarella, vicino a San Babila. Lo progettò Amalia Del Ponte. È considerato il primo concept store. La scala azzurra che collegava i piani fu disegnata da Achille Castiglioni. Adriano Celentano vi si esibì. Anche Madonna lo faceva ogni tanto (ma in quello di New York).
Nel 1974 fu la volta del secondo, sempre a Milano. Dall'anno successivo cominciò a espandersi all'estero. La prima apertura fuori dei confini nazionali fu, ovviamente, quella di Londra.
Il negozio di New York, ribattezzato in modo informale Studio Diurno 54, era frequentato da gente del calibro di Andy Warhol (lui e Fiorucci erano amici), Truman Capote, Basquiat, Haring, Elizabeth Taylor e Madonna, Bianca Jagger, Cher e Grace Jones.
Andy Warhol lanciò la rivista 'Interview' proprio dal negozio di Fiorucci. Invece, Truman Capote autografava qui i suoi libri.
Nel 1984 Fiorucci chiese a Keith Haring di decorargli il negozio di San Babila con le bombolette spray.
Nel 1990 vendette l'azienda alla Edwin International, una società giapponese. Dopodiché, a Milano è rimasto soltanto il centro di design del gruppo. Ciononostante, il negozio di San Babila ha chiuso solo nel 2003 (hanno venduto i muri a H&M). A causa di questa cessione, non poté più usare il proprio nome come marchio.
Nel 2003, Fiorucci ha fondato Love Therapy, che fa vestiti e accessori.
Era vegetariano per scelta etica e a partire dal 2011 si è impegnato in prima persona per la lotta per i diritti degli animali. Per esempio, è tra i garanti del manifesto La coscienza degli animali di Michela Brambilla. Inoltre, ha creato la magliette No Cruelty - No Angora contro la realizzazione di pellicce fatte con la lana angora, Ha ideato anche delle t-shirt esclusive per aiutare il Progetto Amazzonia del WWF.
Ha collaborato con Armando Pollini.
Aveva dei cool hunting che inviava in tutto il mondo
È morto Milano, nella sua casa di via Vittorio Veneto, il 19 luglio 2015. Aveva 80 anni. Causa del decesso: un malore. Lo ha trovato la sua assistente familiare.
OMAGGI E TRIBUTI
Viene nominato nella testo della canzone He's the Greatest Dancer delle Sister Sledge (1979).
Lo troviamo anche nel film di Ettore Pasculli La fabbrica del vapore (2000).
Nel 2006 gli hanno dato l'Ambrogino d'oro.
Gillo Dorfles lo definì “il nostro Duchamp della moda”.
I City Angels gli hanno intitolato un loro centro d'accoglienza per senzatetto e profughi. Il loro logo lo ha inventato lui.
Gli hanno dedicato un documentario (Free Spirit), un libro (Caro Elio) e una scalinata (a Gradara).
Design Index dice che ha reso pop la moda italiana.
Su Yoox c’è un’intervista che ha rilasciato. Tra le altre cose, dice che il negozio Fiorucci di San Babila era conosciuto anche all’estero e che era il negozio più amato di Milano.
Esiste il termine “Fioruccismo”.
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